MEMORIE DI UNA RAGAZZA PERBENE

Quando ero una bimbetta mia madre mi parlava continuamente di Simone De Beauvoir e Jean-Paul Sartre, della loro vita intellettuale, della vita insieme e delle idee geniali che portavano avanti. Non ci capivo molto probabilmente, ma quei nomi non me li sono mai dimenticati e quest’anno ho deciso che era arrivato il momento di conoscerli da vicino.

Memorie di una ragazza perbene è il primo dei 4 volumi che compongono l’autobiografia di Simone de Beauvoir. Un libro potentissimo, che mi ha appassionata dalla prima all’ultima pagina e mi ha lasciata con una curiosità immensa di saperne di più, di andare a documentarmi sui vari personaggi che compaiono, chi per tante pagine e chi solo per brevi attimi. Un libro che va ben oltre le 368 pagine (scritte tipo in carattere 5, poveri i miei occhi!) di cui è composto e racconta dei primi 21 anni di vita di questa donna immensa che ha fatto la storia del ‘900. Dalle sue origini alto borghesi e dalla sua devozione cattolica alla ribellione e distacco dal pensiero e dalle tradizioni del suo stesso ceto sociale. Dai salotti parigini alle aule della Sorbona. Il passaggio non è però certo esente da sofferenze e lotte interiori, che accompagnano la giovane Simone nei suoi primi anni di università. A tenerla in piedi, la determinazione nello studio che caratterizza già i primi anni di scuola e che si farà sempre più forte, una volta libera di seguire le sue passioni: la letteratura prima e la filosofia poi.
Insieme alla famiglia e allo studio, ci sono le amicizie che accompagnano l’autrice nei suoi anni di formazione e gli incontri che ne segneranno la vita da lì in avanti. Nelle aule e tra i corridoi della Sorbona prenderà infatti i primi contatti con intellettuali, filosofi e scrittori del primo Novecento francese, tra i quali emergerà anche la sua stessa vocazione. Ma per conoscere i dettagli di questa sua seconda trasformazione dovrò leggere il secondo volume dell’autobiografia, L’età forte, che ho già prenotato in libreria.
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