LE MIE LETTURE DI DICEMBRE

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Anche dicembre si è rivelato ricco di letture emozionanti e formative. Il mese si è aperto e chiuso con l’Islanda (della serie, questa terra mi sta chiamando a pieni polmoni!), intervallata da due libri meravigliosi, uno americano e uno tedesco. Insomma, anche questa volta si è viaggiato parecchio!

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Leonardo Piccione
Il libro dei vulcani d’Islanda. Storie di uomini, fuoco e caducità
(Iperborea)
19.50€

Una splendida raccolta di aneddoti, leggende, racconti, episodi di storia e di scienza. Uno scrigno pieno di sorprese e tesori, da scoprire un po’ per volta o da recuperare uno ogni tanto, senza fretta. Leonardo Piccioni ci racconta la sua Islanda, con i suoi 30 sistemi vulcanici attivi, la potenza del mare, del vento, del ghiaccio e della luce; racconta di uomini illustri o comuni, portenti della scienza o della natura, racconta di volatili estinti, balene altruiste, piscine all’aria aperta, storiche partite a scacchi, sinfonie scoppiettanti, alghe, troll e stazioni di servizio. Ogni pagina è una scoperta, un insieme di curiosità gustosissime… e come le ciliegie, una tira l’altra.

47 capitoli, ognuno dedicato a un vulcano: ognuno si apre con una scheda “tecnica” di base (significato del nome, altitudine, ultima eruzione, pericoli…) e una cartina in scala realizzata dallo XxYstudio (vere e proprie illustrazioni, una più bella dell’altra). Poi segue la storia, di poche pagine (a volte pochissime), come una sorta di pennellata per incuriosire ancor di più.

Il libro dei vulcani d’Islanda è stato al centro dell’ultimo e affollato appuntamento de La Sere vi legge!


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Harper Lee
Il buio oltre la siepe
(Feltrinelli)
9.50€

Un romanzo splendido che era ora che recuperassi! A 60 anni dalla sua prima pubblicazioni una storia ancora attuale e con tanto da dire al mondo intero. Ma ve ne ho già parlato a lungo, quindi vi rimando alla recensione completa qui.


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Nora Krug
Heimat
(Einaudi)
19.00€

Un fumetto. Da tempo non ne leggevo e anche questo mi ha davvero incuriosita solo dopo averlo preso in mano e sfogliato. È successo a Berlino, in una delle tante librerie in cui ho costretto il mio compagno a entrare: l’ho trovato in tedesco, l’ho fogliato velocemente e ho deciso che sarebbe stato il mio primo acquisto rientrata a Bologna.

Un fumetto, sì, ma molto sui generis: nel suo libro Nora Krug raccoglie documenti, ricordi, nostalgie, disegni e tanto altro per raccontare la storia della sua famiglia e insieme quella del suo Paese. Nata in Germania negli anni ’70, fin da bambina si trova a dover fare i conti con il senso di colpa per un passato che non ha vissuto in prima persona, ma che le nuove generazioni sembrano aver ereditato da genitori e nonni. Senso di colpa per crimini inaudibili commessi sotto agli occhi di tutti, ma troppo spesso taciuti o coperti. Ma i suoi nonni dov’erano mentre tutto ciò accadeva? E quale ruolo hanno avuto? Chi appoggiavano? Hanno aiutato qualche ebreo o sostenevano il Partito Nazista? E suo zio morto in guerra, da che parte stava? Sono tante le domande che Nora si pone lungo tutto il libro e attraverso una meticolosa opera di ricerca raccoglie dati, fonti e documenti per ricostruire tutto il puzzle, scoprendo le tessere mancanti o ricostruendone di nuove, per rispondere alla propria necessità di riconciliarsi con le origini e l’identità nazionale e familiare.


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Gunnar Gunnarsson
Il pastore d’Islanda
(Iperborea)
15.00€

Una fiaba da leggere o raccontare davanti al camino, magari in compagnia, in un’occasione speciale e infatti c’è chi, come lo scrittore Jón Kalman Stefánsson, la rilegge ogni Natale.
Poco più che un racconto che narra del pastore Benedikt che ogni anno, nella prima domenica dell’Avvento, parte a piedi con il cane Leó e il montone Roccia verso le montagne alla ricerca delle pecore smarrite durante la ritirata autunnale. Sono 27 anni che il pastore compie questo viaggio e non si lascia scoraggiare da chi gli consiglia di rimandare o di rinunciare, viste le condizioni atmosferiche particolarmente avverse. Le settimane passano, le provviste cominciano a scarseggiare e sul cammino dovrà anche compiere alcune deviazioni per prestare aiuto ad altri pastori. Riuscirà anche questa volta nell’impresa?

Un racconto dall’altissimo valore poetico, dove sembra di percepire tutto il freddo cui i tre protagonisti vanno incontro, senza però lasciarsi scoraggiare, forti nella loro unione di forze e di animi. Un uomo e due bestie che riescono a comunicare tra loro con una facilità sconosciuta a noi comuni mortali, che persino tra simili sputiamo insulti e innalziamo muri anziché usare parole e praticare condivisione.

Leonardo Piccioni, ne Il libro dei vulcani d’Islanda, racconta di una telefonata avvenuta tra Gunnar Gunnarsson e Walt Disney e della proposta di creare un cartone animato americano dalla fiaba dall’indiscussa anima islandese. Ma Gunnarsson riattaccò il telefono e Benedikt e suoi due compagni furono salvi.

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2 risposte

  1. Valeria ha detto:

    Ciao Sere, buon anno! La tua recensione di “Heimat” mi ha incuriosito TANTISSIMO, così è diventato il primo libro della mia wishlist 2020. 😁

  2. laserelegge ha detto:

    Ciao Valeria, buon anno a te. Mi fa molto piacere! È una lettura molto intensa e profonda… Un fumetto davvero particolare. Buona lettura (poi mi dirai)!

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