SILVI E LA NOTTE OSCURA
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Nelle foto: Lago Lacar a San Martin de los Andes, Lago Nahuel Huapi a Bariloche e El Bolson (Argentina) |
Continua questo piccolo viaggio nel mondo del racconto che ho intrapreso la settimana scorsa. Tra le ultime raccolte che ho letto, dicevo, alcune sono riuscite a colpirmi dritto al cuore… questa c’è riuscita ancor prima di iniziarla, già solo sentendo parlare l’autore, che presentava il suo libro proprio qui a Bologna. E poi, mentre passavo da una storia all’altra, pensavo a quanto sarebbe bello potervele leggere in una delle nostre serate, anche se purtroppo sono troppo lunghe e sarebbero necessari troppi tagli, per non rischiare che voi vi addormentiate e io rimanga completamente afona. Chissà però che un giorno non mi avventuri.
SILVI E LA NOTTE OSCURA
di FEDERICO FALCO
Edizioni Sur, 2018
16.50 €
Federico Falco, Argentino, arriva in Italia con cinque racconti delicati quanto una carezza! Lontani dal chiasso della città, immersi nella natura dell’immensa periferia sudamericana. Personaggi isolati all’interno di piccole comunità rurali, in cui è difficile comprendere scelte diverse dalle proprie ed è invece semplice abbracciare pregiudizi che finiscono però per determinare il corso degli eventi.
Una solitudine a volte ricercata e accuratamente protetta, altre invece subita con un dolore sordo e vissuto quasi in sordina, per non disturbare nessuno. Un’adolescente innamorata, un designer di parchi-cimitero, un giapponese che coltiva garofani in riva a un lago: personaggi peculiari, non c’è che dire, ma con uno spessore e una forza davvero unici.
E di solitudine, Federico Falco ha parlato molto anche presentando il libro, a Bologna. Ha accennato alla sua fatica a capire e farsi capire dagli altri, a come la scrittura sia per lui un modo per giocare da solo, per stare con gli altri senza starci davvero. E la semplicità con cui lo dice, lo sguardo sincero e profondo, sono già un preludio della poesia che le sue pagine regalano al lettore. I suoi personaggi, ma anche lui stesso, riescono a svegliare una forte empatia, senza bisogno di grandi gesti o discorsoni.
Nonostante l’ottima traduzione, mi è dispiaciuto non aver letto il libro in lingua originale, quindi ora corro a cercare le altre sue pubblicazioni – rigorosamente in spagnolo – che, a quanto vedo, comprendono racconti, poesie e persino un’opera teatrale.
Anche qui vi svelo i miei due racconti preferiti, anzi, 2+1 di bonus:
- La vita dei boschi – Pini, garofani, il lago… tantissima natura che va e viene e che fa stringere il cuore. Ma anche un papà che si preoccupa che la figlia, ormai adulta, possa rimanere sola, ma che al tempo stesso non può stare lontano dai suoi Pini.
- Un cimitero perfetto – La vita solitaria del designer di parchi-cimitero Víctor Bagiardelli dovrà fare i conti con gli abitanti di Coronel Isabeta, dove sta mettendo in piedi il progetto migliore della sua carriera. Di fronte alle avance della signorina Mahoney e le visite al vecchio Giraudo non sarà semplice mantenere le distanze.
e infine il bonus:
- Silvi e la notte oscura – Un colpo di fulmine, sedici anni, l’estate torrida e due occhi azzurri. Sembra quasi un cliché, ma lui è mormone e lei no. La madre, il prete e timidamente anche il padre cercano di redimerla, ma il primo amore è forte e niente può fermarlo.
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