LA SERE VI LEGGE… LA MONTAGNA
Altra promessa che diventa realtà. Saranno almeno tre mesi che gironzolo con una splendida raccolta di racconti di montagna in borsa, leggendone uno ogni tanto, gustandomeli come si deve e senza foghe bulimiche. E in fondo credo che questo sia proprio uno dei grandi pregi dei racconti: lasciarsi assaporare senza fretta. Mario Rigoni-Stern, Emilio Salgari, Michael Crichton mi hanno così accompagnata tra valli amene, tormente di neve e vette himalayane, una volta tra sciatori mediocri e un’altra tra alpinisti provetti, passando dalla competizione più spietata al terrore e ancora alla pace dei sensi. Una montagna che a volte mostra il lato più fantastico e altre sa essere dura e tagliente, pronta a prendersi vite umane senza pietà. Una montagna che da tempo mi affascina e che, sapete bene, sono sempre contenta di andare a ritrovare nei fine settimana.
Come altre volte, non è stato semplice selezionare un racconto tra i tanti proposti nella raccolta Racconti di montagna, curata da Davide Longo. Sarei tentata di leggervene più di uno, magari a puntate, ma almeno per ora la mia scelta si è concentrata su Il rifugio di Guy De Maupassant, che a sua volta mi ha richiamato suggestioni e immagini di un’altra grande storia di montagna, letta appena un anno fa: il romanzo Neve, cane, piede di Claudio Morandini. Tenterò quindi di portare anche voi su e giù per i pendii e provare l’inverno rigido e solitario delle Alpi, scaldati però da un bel bicchiere di vino.
da Racconti di Montagna a cura di Davide Longo (Einaudi)
e
brani da Neve, cane, piede di Claudio Morandini (Exorma)
* I posti sono limitati (la casa non è una reggia) ed è quindi obbligatoria la prenotazione, scrivendo a quandolaserelegge@gmail.com.
Riceverete così anche le indicazioni su come arrivare.
** A vostra discrezione, potrete lasciare una piccola offerta libera, come contributo alla serata.
Racconti di montagna a cura di Davide Longo
«Le storie che cercavo, comuni o straordinarie, reali o ideali che fossero, dovevano essere toccate dalla montagna più che abitarla. I loro protagonisti dovevano vivere l’esperienza della rarefazione cui la montagna obbliga l’uomo; rarefazione dell’aria, dei suoni, degli incontri, ma soprattutto del tempo. Perché la montagna ci costringe in primo luogo a prendere atto di questa feroce verità: il tempo esiste, è il centro della nostra vita, ma non è fatto a nostra immagine e somiglianza». (Davide Longo)
Neve, cane, piede di Claudio Morandini – un lungo addentrarsi nella mente di Adelmo Farandola, montanaro solitario che rifugge ogni sorta di contatto umano. Ma per un’idea più completa del romanzo, vi rimando alla recensione completa.
Attendi cara Serena……. che domani ti do la conferma !!!!
Dai! Mi farebbe molto piacere averti qui per questa lettura! 🙂
Non riesco domani cara Serena ma vedrai che un giorno ce la faccio, non disperiamo …
Peccato Eugenia. Alla prossima!
A proposito di montagna ti segnalo questo bel romanzo… https://www.amazon.it/dp/B075WXGNBR/ref=cm_sw_r_wa_awdb_YKsYzbFSGRCEJ
Grazie Norman.