#disegniEparole – ROSACONFETTO
Erano gli anni ’70 e di diritti civili si parlava proprio tanto, in piazza, a casa e magari persino in qualche scuola. Io quegli anni li ho vissuti solo per un soffio, ma li ho poi respirati poco dopo, grazie alle parole e agli insegnamenti di mia madre, che ne ha saputo raccogliere i tanti spunti di riflessione.
Tra gli albi e le favole che giravano per le nostre mani, una menzione speciale va a alla collana Dalla parte delle bambine (poi forse diventata casa editrice?), nata proprio in quegli anni ’70 per mano di alcune donne, tra cui Adela Turin e Nella Bosnia, che tra il ’75 e l’82 pubblicarono trentaquattro volumi di fiabe femministe per bambine e bambini. I libri parlavano di famiglia e divisione sessuale dei ruoli, condizionamento delle bambine come oggetto sessuale, monopolio maschile in ambito culturale e medico, divorzio, amicizia e amore tra donne e altro ancora. Tematiche che allora come ora mettevano in discussione forti tradizioni dure a morire e che purtroppo non hanno ancora smesso di scatenare critiche ottuse e quanto mai piccole (basti pensare al triste episodio che recentemente ha visto protagonista il libro Ascolta il tuo cuore di Bianca Pitzorno).
Ecco che allora emerge l’ironia del titolo e della copertina originale dell’albo, con questa immagine confettosa, per l’appunto, come la tradizione (mica solo quella della tribù di elefanti!) vorrebbe fossero le femminucce. E forse anche le illustrazioni semplici e delicate, ma pur sempre puntuali, i colori accesi e brillanti e i dettagli della natura (uccelli, insetti, fiori…), che danno all’albo un certo stile cartoon, giocano di contrasto con il messaggio che la favola poi trasmette.
TITOLO: Rosaconfetto
AUTORE: Adela Turin e Nella Bosnia
EDITORE: Motta Junior
ANNO: 1975
PAESE: Italia
Ciao! Non conoscevo questo libretto…sembra davvero simpatico! Tanti auguri per la Festa delle Donne!
Ciao Silvia! Penso che sia andato "perduto" per diversi anni, ma ora è stato ripubblicato e spero che tu riesca a recuperarlo perché merita proprio. Grazie e buon 8 marzo anche a te!