LA SERE VI LEGGE… NATALIA GINZBURG
A molti di voi l’avevo promesso e allora ecco che anche novembre avrà la sua lettura! Un mese un po’ tumultuoso, con diversi impegni di lavoro, alcune ricorrenze familiari e un compleanno ormai vicinissimo, ma non potevo certo saltare quello che ormai sembra essere diventato un appuntamento fisso e da alcuni anche atteso. Mi riempie di gioia l’entusiasmo di quanti in queste settimane mi hanno chiesto notizie della prossima serata e del prossimo autore che vi avrei proposto ed è così che mi sono tuffata in una nuova ricerca di racconti.
Il quarto appuntamento con la Sere vi legge è dunque dedicata a Natalia Ginzburg, grandissima autrice del Novecento dalla lingua più fine ed elegante che io conosca. Tempo fa azzardai un paragone tra i suoi romanzi e una sonata per pianoforte… non so cosa avessi bevuto per lanciarmi in un pensiero tanto poetico, ma è indubbia l’armonia dei suoi scritti.
In questa occasione non vi propongo però nessuno dei suoi romanzi – che qualora non aveste mai letto vi invito a recuperare al più presto – e neanche veri e propri racconti. In questa serata vorrei farvi conoscere una Ginzburg diversa, che parla di sé, della sua vita, a volte durissima, delle persone che le giravano intorno, delle sue debolezze… la Ginzburg delle memorie, per farla breve.
Ho stuzzicato almeno un po’ la vostra curiosità? Spero di sì, perché ancora una volta vi aspetto a casa mia per un bicchiere di vino e qualche racconto da ascoltare. Ecco i dettagli.
La Sere vi legge…
tratti da Un’assenza. Racconti, memorie, cronache a cura di Domenico Scarpa (Einaudi)
* I posti sono limitati (la casa non è una reggia) ed è quindi obbligatoria la prenotazione, scrivendo a quandolaserelegge@gmail.com. Riceverete così anche le indicazioni su come arrivare.
** A vostra discrezione, potrete lasciare una piccola offerta libera, come contributo alla serata.
Natalia Ginzburg (1916-1991) nasce a Palermo con il nome di Natalia Levi, da una famiglia ebrea e antifascista. A ventidue anni sposa Leone Ginzburg e nel 1940 lo segue al confino a Pizzoli, in Abruzzo. Dopo la morte del marito, arrestato e torturato dai tedeschi, si trasferisce a Roma dove comincia a lavorare per la casa editrice Einaudi. Parallelamente continua a scrivere romanzi, racconti, saggi e articoli, che via via verranno pubblicati. Nel 1963 vince il Premio Strega con Lessico Famigliare. Si interessa attivamente di politica durante tutta la vita e nel 1983 viene eletta in Parlamento nelle liste del PCI.
Il volume si propone dunque di «rendere visibile il cammino di un autore che si sperimenta e procede nella scrittura breve, primo genere di composizione cui affidi il proprio talento» e quindi «ricostruire la storia di una voce che racconta». Per mostrare la genesi dei singoli scritti e le vicende che li hanno accompagnati, il libro propone poi una serie di notizie sui testi, arricchite da numerosi citazioni e documenti.
Brava brava brava brava bastano ?
Vedo come sono messa ..
Grazie cara Eugenia!