#PARLAchiLEGGE #25
#PARLAchiLEGGE è una rubrica quindicinale. Ogni 2 mercoledì esce una breve intervista a un lettore.
Parla chi legge
Da che ricordi, leggo da sempre, mia mamma è una grande lettrice e mi ha trasmesso la sua passione. Verso i dieci anni mi regalò Piccole Donne e Una ragazza fuori moda di May Alcott e da allora è stato amore.
Amo la letteratura per l’infanzia, è quella dove mi rifugio quando ho il temuto blocco del lettore, Roald Dahl e Bianca Pitzorno in primis, Harry Potter e il mio adorato Alice nel paese delle meraviglie, che colleziono.
Leggo un po’ di tutto, dalla letteratura americana alla narrativa moderna, in generale seguo tantissimo le nuove case editrici indipendenti, ma ho anche fatto grandi scorpacciate di classici quando andavo all’università.
Ho da poco riscoperto i racconti, un genere che credevo non fosse nelle mie corde e invece…
Quanti libri hai letto negli ultimi dodici mesi?
Circa un centinaio.
Carta o digitale?
Indubbiamente carta, sono una compratrice compulsiva, compro molti più libri di quanti ne potrò mai leggere e mi piace l’oggetto libro in sé, devo averlo fisicamente; adoro guardare la mia libreria zeppa di ricordi, pensieri e frasi sottolineate. Uso l’ebook solo quando viaggio o se devo provare a leggere un libro che non mi convince.
Libreria, internet o biblioteca?
Ahimè, lo ammetto, compro moltissimo su internet, Libraccio soprattutto per il ricco catalogo di usati e Amazon o ibs se ho bisogno urgente di un titolo. Purtroppo in città non ci sono librerie indipendenti, amo i posticini con il libraio che sa consigliarti o dove respirare un po’ di aria pura quando sono giù, mi consolo visitandole quando sono fuori, ci passo ore (con somma felicità di chi mi accompagna).
In città abbiamo una bella biblioteca, abbastanza fornita, ma prendo pochi libri in prestito, preferisco comprarli.
Se ti chiedessi due titoli?
I primi che mi vengono in mente tra i miei preferiti, Roald Dahl – Il GGG (Salani) in primis – e Olive Kitteridge di Elizabeth Strout (Fazi), la saga di Harry Potter, ma potrei citarne altri cento…
Per immaginarti meglio, dove leggi di solito?
Ovunque appena ho un minuto libero, persino mentre aspetto che sia pronta la pasta. Ma il mio momento preferito è la sera in poltrona con la mia gattona che sonnecchia vicina e la mia bimba che disegna accanto a me.
In base a quale criterio hai ordinato i libri, nella tua libreria di casa?
Cerco di essere ordinata, li ordino per argomento (infanzia, americana, classici…), editore e autore, ma immancabilmente, visto che ne compro troppi e lo spazio non basta mai, finisco per accatastarli in attesa di aggiungere nuovi scaffali alla libreria. Sogno una casa piena di libri, li metterei persino in bagno.
È il momento della confessione: un libro che hai abbandonato?
Non mi pongo molti problemi ad abbandonarli , perché perdere tempo se un libro non mi piace, se ce ne sono altri mille che mi aspettano lì fuori?
Uno degli ultimi Umami di Laia Jufresa (Sur), ma credo solo perché non fosse arrivato il suo momento, lo riprenderò.
Confessione n.2: segnalibro o vergognose orecchie?
Segnalibri, ne ho tantissimi, una scatola piena e ne compro uno ogni volta che sono in una città diversa (insieme a una copia di Alice). Ne scelgo uno diverso per ogni lettura.
Una foto della tua libreria di casa?
Eccone due angoli.
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Lo scaffale di letteratura moderna della libreria di Lucilla |
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Lo scaffale di letteratura per l’infanzia della libreria di Lucilla |
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