MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

Mio fratello rincorre i dinosauri
Giacomo Mazzariol
Einaudi, 2016
TRAMA: Giacomo ha 5 anni, Chiara 7 e Alice 2. Una sera, tornando a casa dopo una giornata passata dai nonni, i genitori annunciano che avranno presto un fratellino. Giacomo è felicissimo, finalmente avrà anche lui qualcuno con cui giocare e a cui insegnare ad andare in bicicletta o arrampicarsi sugli alberi, ma questo fratellino sarà speciale e starà a Giacomo, nel tempo, scoprire quali sono i suoi superpoteri.


Qualche mese fa ho avuto il piacere immenso e la sorpresa di essere invitata a scuola da un’amica insegnante, per partecipare a un laboratorio di lettura per ragazzi di terza media. Tre incontri in un anno scolastico con chi, tra gli studenti di quella scuola, avesse voglia di condividere con altri le proprie letture e le proprie impressioni, accompagnati da una tazza di tè e qualche biscotto. Una specie di club di lettura per tredicenni, che si ritrovano seduti in cerchio a raccontarsi perché gli è piaciuto un libro e perché un altro gli è sembrato noioso.
Ho dunque accolto l’invito con grande entusiasmo e non senza timidezza sono entrata in quel cerchio, rispondendo subito a due domande per me impossibili: quale fosse il mio libro preferito e quale il primo mai letto. Boh! Di preferiti ne ho tanti e cambiano a seconda dell’umore e della giornata, ma il primo… chi se lo ricorda. Me ne ha letti così tanti mia madre prima ancora che andassi a scuola, che non è facile riuscire a ricostruire cosa io abbia ascoltato e su cosa mi sia cimentata da sola.
Dopo questi primi imbarazzanti tentennamenti, ho raccontato ai ragazzi quello che faccio qui sul blog e forse a loro non interessava granché delle mie lunghe sbrodolate su libri ed eventi letterari, ma per me è stato comunque prezioso incontrare quella quindicina di giovani lettori e di sentire che leggono Orwel, Bradbury, Uhlman… e che, come me alla loro età, si lasciano trasportare in mondi immaginari, ma non per questo meno reali. Inoltre proprio loro mi hanno convinta a leggere Mio fratello rincorre i dinosauri, il libro di cui discutevano quel giorno e che io, fino ad allora, avevo snobbato senza scrupoli.

La storia è indubbiamente emozionante, ma è soprattutto la penna di Giacomo a renderla brillante e a tratti anche molto divertente. Tutta narrata in prima persona, racconta quello che è realmente accaduto in famiglia Mazzariol, visto con gli occhi del fratello maggiore, che ha scritto il libro a soli diciannove anni. E il suo punto di vista non è sempre facile.Giovanni è davvero speciale, così come annunciato dai genitori prima ancora che nascesse: come scopriranno i fratelli ognuno con i propri tempi, Giovanni è down. Alice è forse troppo piccola per capire cosa voglia dire, Chiara non ci vede niente di strano, mentre a Giacomo sembra toccare la parte più difficile. Il periodo più critico è quello della scuola media – e non a caso forse il libro è riuscito a conquistare tutti i ragazzini del gruppo di lettura al quale sono stata invitata – in cui Giacomo non riesce a liberarsi dai suoi stessi pregiudizi e preferisce nascondere a tutti l’esistenza di Giovanni, per paura di venire deriso dai compagni. E questo atteggiamento non è certo sfuggito ai ragazzi: chi ne è rimasto un po’ scosso e a chi invece ha fatto riflettere sulla propria relazione tra compagni di classe.

Certo, non è lodevole il silenzio di Giacomo riguardo al fratello, così come non lo è la sua incapacità di alzarsi e correre in suo soccorso quando viene preso in giro da ragazzini più grandi, ma a nostra volta non dobbiamo cadere nel pregiudizio. Giacomo è in difficoltà: ha 12 anni e come sempre accade a quell’età ha un bisogno enorme di sentirsi parte di qualcosa, di sentirsi apprezzato e uguale agli altri. Un’età spietata, come forse lo è tutta l’adolescenza, che gli ha procurato non poche notti insonni in preda ai sensi di colpa. Ma poi capita l’inevitabile: l’esistenza di Giovanni diventa di dominio pubblico e niente cambia per gli amici di Giacomo, che non ci vedono nulla di strano. Ed ecco il punto di svolta.
Dall’altra parte abbiamo infatti Giovanni, solare, affettuoso, che riesce a strappare sorrisi persino ai bulli della scuola. La sua spontaneità è tale da diventare contagiosa, così piena di innocenza e di libertà e non potrà lasciare indifferente nemmeno Giacomo, che finalmente troverà quella complicità fraterna che tanto aveva desiderato da bambino e che fino ad allora si ero lui stesso precluso.

«Gio era tutto, ma più di ogni altra cosa era libertà. Lui era libero in tutti i modi in cui avrei voluto essere libero io».

Un libro che si lascia leggere con grande leggerezza, pur narrando una storia per niente semplice che arriva dritta al cuore e apre a mille riflessioni sulla disabilità, l’adolescenza, i rapporti familiari, il gruppo e tanto altro.

Caso mai non fossi riuscita a convincervi con questo fiume di parole, vi consiglio di guardare The simple interview, il video che Giacomo ha girato per la Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 2015 e che nel giro di pochissimi giorni è diventato un vero e proprio caso su Youtube, facendo conoscere la famiglia Mazzariol un po’ in tutta Europa.

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Nessuna risposta

  1. Eugenia Borghi ha detto:

    Bel libro ! Bravo Giacomo così giovane e sensibile, un meravigliso messaggio di accettazione del diverso e di valorizzazione delle doti possedute dai disabili che non sono inferiori agli altri, ma spesso hanno qualità che disarmano il mondo !

  2. la Sere che legge ha detto:

    Grazie Eugenia per i tuoi commenti sempre azzeccati! È proprio vero, una voce sensibile che ci invita alla valorizzazione e all'accettazione del diverso.

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