#PARLAchiLEGGE #18

Che cos’è #PARLAchiLEGGE

#PARLAchiLEGGE è una rubrica quindicinale. Ogni 2 mercoledì esce una breve intervista a un lettore. 

Vorresti essere il prossimo? È semplicissimo, non devi far altro che scrivermi a quandolaserelegge@gmail.com

Oggi parliamo con Sofia 

Qualche giorno fa un’amica mi ha detto che conosceva una gran lettrice e che dovevo intervistarla. Devo dire che non si sbagliava affatto… Sofia legge tantissimo ed è proprio la persona perfetta per partecipare a #PARLAchiLEGGE.

Ho cominciato a leggere molto presto e da sola grazie al «Corriere dei Piccoli». Non so da chi venga questa passione, forse da mia nonna paterna che leggeva i libretti delle opere (e me li raccontava ) e i romanzi o da una mia amatissima prozia materna che quando ero da lei mi lasciava leggere di tutto anche se ero piccola.
Comunque la lettura è sempre stata la mia passione; allora però non potendo entrare in possesso di molti libri (oltre che per motivi economici anche per le scarse pubblicazioni di libri per bambini) ho frequentato assiduamente la biblioteca del mio paese (Biblioteca Maldotti di Guastalla – RE) e l’odore della polvere e dei libri, unito alla penombra e all’illuminazione delle lampade, rimarrà per sempre uno dei miei più bei ricordi. Ho passato le mie estati a leggere al fresco della biblioteca, adoravo andare a fare “le ricerche” per la scuola….. leggevo, leggo e leggerò (ormai mio marito si è rassegnato). 
La cosa che mi fa più piacere è avere trasmesso questa passione alle mie figlie, il piacere di leggere, il piacere di cercare e trovare libri e nei libri, il piacere di soddisfare curiosità e farsene venire altre.
Quanti libri hai letto negli ultimi dodici mesi?
Ho letto novanta libri, ma tre erano fumetti. Portugal di Cyril Petrosa (Bao Publishing) è veramente molto bello e poetico, volevo partire subito anche io per il Portogallo.
Carta o digitale?
Tutti di carta, il digitale non mi attira. Faccio fatica anche a leggere recensioni sul computer.
Libreria, internet o biblioteca?
Adesso molto in biblioteca, la mia casa è piccola, non so più dove mettere i libri. Nei miei scaffali sono ormai in doppia, tripla fila, tutti accatastati. Amo moltissimo andare in libreria e ci vado appena posso, poi ho una biblioteca circolante privata (leggi una cara amica che compra e mi presta). Internet solo per cercare notizie sui libri e adesso per il tuo blog (complimenti mi sembra molto carino).
Se ti chiedessi due titoli?
Quest’anno due libri che mi sono molto piaciuti sono:
Tutto ciò che sono di Anna Funder (Feltrinelli) – una storia vera, intellettuali socialisti berlinesi, fuoriusciti in Inghilterra, negli anni 20-30 durante l’avvento del nazionalsocialismo. Persone “bellissime” di cui purtroppo nessuno più si ricorda e un pezzo di storia di cui non sapevo assolutamente niente.
Neve, cane, piede di Claudio Morandini (Exòrma) – a volte anche sgradevole ma mi ha molto colpita. Di solito non leggo argomenti “montanari”, ma dopo aver apprezzato Cognetti e anche il libro di Gunnar Gunnarson Il pastore svedese (tutti prestati dalla mia gentilissima amica), questo di Morandini, di cui non avevo mai letto niente, mi è piaciuto tantissimo. La montagna non idealizzata, non idilliaca, ma dura, respingente, faticosa… e il personaggio del vecchio… bello.
L’anno scorso ho molto amato i libri di Kent Haruf e ho riletto (per il gruppo di lettura di cui faccio parte) sempre con grande piacere L’arte della Gioia di Goliarda Sapienza (Einaudi).
Per immaginarti meglio, dove leggi di solito?
Leggo ovunque, anche per la strada se non riesco a lasciare un libro, oppure sul divano e a letto prima di dormire. Quando leggo niente mi distrae, neanche chi mi parla vicino.
È il momento della confessione: un libro che hai abbandonato?
Ben due: Ulisse di Joyce e Alla ricerca del tempo perduto di Proust, chissà però, mai dire mai.
Confessione n.2: segnalibro o vergognose orecchie?
Segnalibro quando non li perdo e vergognose orecchie (ma solo nei miei libri personali); utilizzo anche il risvolto di copertina.
Una foto della tua libreria di casa?
Sono scaffali più che librerie, strapieni. Il mio sogno è avere una stanza solo con i libri.
Una piccola parte della libreria di Sofia

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