#PARLAchiLEGGE 8
Che cos’è #PARLAchiLEGGE
Oggi parla Barbara
Amiche lettrici, che mi presentano altre amiche lettrici. È così che ho conosciuto Barbara… anche se in realtà i nostri cammini si erano già incrociati a teatro, ma questa è un’altra storia.
Sono Barbara. Da piccola odiavo leggere perché era una cosa che la scuola mi obbligava a fare per imparare a fare dei bei temi. Mia sorella (più grande di me), bravissima in italiano, passava le giornate in casa a leggere, io, invece, ero quella che stava fuori all’aria aperta. Sono sempre stata un po’ allergica alle imposizioni, e molto bastian contraria … c’è voluto un amore (che viveva per la lettura e la scrittura) per farmi avvicinare ai libri e per questo gli sarò sempre grata. Da quel momento in poi è diventata una passione della quale non potrei fare più a meno! Peccato che il tempo per leggere sia sempre di meno in questi ultimi anni.
Quanti libri hai letto negli ultimi dodici mesi?
Più o meno 15. Quelli che ho comprato quest’anno … almeno il doppio!!! Ho sempre la pila sul comodino. Alcuni sono per il mio lavoro, altri per il mio piacere.
Carta o digitale?
Solo carta!!! Sto talmente tanto tempo davanti a uno schermo che non potrei mai passare al digitale.
Libreria, internet o biblioteca?
Se so già il titolo, internet, ed è la mia rovina perché poi da cosa nasce cosa! Ci sono però alcune librerie dove adoro comprare. In Biblioteca praticamente solo quando studiavo. Spesso leggo libri prestati da un’amica che frequenta un circolo di lettura. Anche a me piace prestare libri!
Se ti chiedessi due titoli?
Solitamente dico l’ultimo che ho letto: Factotum di Charles Bukowski (Tea)… ma ricordo molto bene la tristezza provata alla fine di questi altri due: Le correzioni di Jonathan Franzen (Einaudi) e Il professore di desiderio di Philip Roth (Einaudi).
Per immaginarti meglio, dove leggi di solito?
A letto, sul divano, in spiaggia, al fiume o nel mio giardino in montagna, ma solo d’estate.
È il momento della confessione: un libro che hai abbandonato?
Il libro nero di Orhan Pamuk (Einaudi). Non mi spiego ancora il perché.
Confessione n.2: segnalibro o vergognose orecchie?
Qualsiasi cosa che tenga il segno: bigliettini, segnalibri, matite … orecchie mai! Ma non mi dà fastidio se presto un libro e mi torna indietro con le orecchie.
Una foto della tua libreria di casa?
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La libreria di Barbara |
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