#PARLAchiLEGGE 2

Che cos’è #PARLAchiLEGGE

#PARLAchiLEGGE è una rubrica quindicinale. Ogni 2 mercoledì esce una breve intervista a un lettore. 
Per partecipare, scrivete a quandolaserelegge@gmail.com.

Oggi parla LORENZA

Dopo Valeria, non potevo che rivolgermi alla mia maggiore musa ispiratrice di letture: mia sorella. Suoi erano i primi libri “da grandi” che sono finiti tra le mie mani e suoi continuano a essere ancora oggi molti splendidi consigli, soprattutto in ambito classico. Ma lo scambio è assolutamente bidirezionale e spesso io a passarle gli autori contemporanei. Lei ama i Russi, io un po’ meno, lei a volte si tuffa in imprese eroiche da 1000 pagine, io non così spesso, ma condividiamo ugualmente tanti amori di carta, che non nomino neanche perché li citerà lei stessa.

Quanti libri hai letto negli ultimi dodici mesi?
Una decina circa.  E ammetto di aver promesso, per un anno, di leggere per lo più libri adolescenziali (mi servono per lavoro!)
Carta o digitale?
Solo carta.
Non ho mai letto digitale ma più per caso che per purissima convinzione.
Libreria, internet o biblioteca?
Libreria, sorella, amici, alunni, colleghe.
Andavo sempre sempre in biblioteca ma ho smesso. Perché chiedendo ad amici, parenti, colleghe e alunni trovo più che in biblioteca.
Se ti chiedessi due titoli?
Stoner di John E. Williams (Fazi Editore) e Per questo mi chiamo Giovanni di Garlando Luigi (BUR Rizzoli), dell’ultimo anno. E ovviamente Ottoline di Chris Riddell (Il Castoro).
Nella vita? Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas e Cime Tempestose di Emily Brontë.
Per immaginarti meglio, dove leggi di solito?
In autobus di giorno e a letto la sera.
Raramente nel primo caso e per pochi minuti nel secondo.
Sempre poco rispetto a quanto vorrei e sempre poco in assoluto.
È il momento della confessione: un libro che hai abbandonato?
Memorie di Adriano della Yourcenar. (Mille anni fa…)
Confessione n.2: segnalibro o vergognose orecchie?
Sempre segnalibro.
Un biglietto di un museo o di una mostra, ma il numero uno è uno skipass.
Piuttosto che fare l’orecchia… memorizzo la pagina!
Una foto della tua libreria di casa? 
Mica tutta, eh!
La libreria di Lorenza

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