#PARLAchiLEGGE 1

Che cos’è #PARLAchiLEGGE

I dati nazionali danno la specie-lettori in via di estinzione, eppure da quando ho aperto il blog seguo diversi gruppi e forum legati al tema e trovo una grande partecipazione e, soprattutto, grande entusiasmo. Con gusti molto diversi gli uni dagli altri, sembriamo tutti vogliosi di mostrare foto e condividere citazioni dei libri che accompagnano le nostre giornate. Ma la domanda sorge spontanea (citazione molto anni ’80, lo so!): fuori dal giro, in quanti leggono e quanto leggono?

Bene, rispolverando il mio passato di antropologa in erba, ho pensato di buttare giù una serie di domande e di andare a scovare un po’ di lettori per sentire cosa mi dicono.
Credo che ne verrà fuori una piccola indagine, fatta di interviste un po’ così, senza troppe pretese… ma magari vi sembrerà divertente e allora, se anche a voi interessasse partecipare a #PARLAchiLEGGE, potete contattarmi qui.

Oggi parla VALERIA

Per dare il via alle danze, non potevo che rivolgermi alla mia cara amica Valeria, compagna di spedizioni fieristiche e festivalere… conosciuta, guarda un po’, a un corso di scrittura creativa. Lettrice appassionata, seppur con gusti spesso un po’ diversi dai miei, come me ama frequentare librerie e biblioteche e sa quanto ami ricevere regali cartacei e stampati!
Ma vediamo un po’ cosa ci racconta.
Quanti libri hai letto negli ultimi dodici mesi?
Vorrei poter dire tantissimi, anche solo il doppio di quelli che ho effettivamente letto, ma ad essere onesta direi una decina.
Carta o digitale?
Più carta che digitale.
Libreria, internet o biblioteca?
Libreria e Biblioteca.
Se ti chiedessi due titoli?
Un segno invisibile e mio di Aimee Bender (Minimum Fax) e Per dieci minuti di Chiara Gamberale (Feltrineli).
Per immaginarti meglio, dove leggi di solito?
Sono molto classica: letto o divano per la maggior parte del tempo… ma qualche volta anche mentre aspetto qualcosa o qualcuno.
È il momento della confessione: un libro che hai abbandonato?
Guarire d’amore. Storie di psicoterapia di Irvin D.Yalom (Cortina Raffaello Editore): era una regalo che mi aveva anche colpito molto, ma si tratta di una raccolta di storie di psicoterapia e alla fine della prima ho avuto bisogno di riflettere. Sto ancora riflettendo.
Confessione n.2: segnalibro o pagine orecchiute?
Segnalibro o anche nulla (poi così mi diverto a rileggere le ultime righe lette per essere sicura di essere arrivata proprio lì).
Ci regali una foto della tua libreria di casa? 
La libreria di Valeria
Ma Valeria è in vena di fare una domanda a se stessa:
Il momento più bello quando stai leggendo un libro?
Mi piace molto il momento esatto in cui sono dentro alla storia e non vedo l’ora che finisca, o meglio, muoio dalla curiosità di sapere come finirà e allo stesso tempo vorrei non finisse mai. Questo è ciò che più amo quando ho un libro tra le mani.
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 #PARLAchiLEGGE è una rubrica quindicinale. Ogni 2 mercoledì uscirà una breve intervista a un lettore. Per partecipare, scrivete a quandolaserelegge@gmail.com.

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