UN POLPO ALLA GOLA

Scheda del libro

TITOLO: Un polpo alla gola
AUTORE: Zerocalcare
EDITORE: Bao Publishing
ANNO: 2012
PAESE: Italia
TRAMA: Incontriamo Zerocalcare a scuola, in tre fasi diverse della sua vita (alle elementari, a sedici anni e in età adulta), circondato dai suoi compagni di classe e altri personaggi della sfera scolastica. All’età di sei anni Calcare fa la spia, mettendo Sarah nei guai e, in preda al senso di colpa, trascorre il resto della storia accompagnato da un polipo aggrappato alla gola, mentre tenta di risolvere un mistero insieme ai propri amici.

Le mie riflessioni

Potevo stupirvi con effetti speciali… e invece lo farò con una recensione al quadrato, per supplire la latitanza della settimana scorsa! Ebbene sì, oltre al libro misterioso che mi accompagna da settimane, ultimamente mi sono fatta una scorpacciata di Zerocalcare e allora tra oggi e domani vi delizierò con ben due suoi fumetti.

polpo_alla_golaInnanzitutto devo dirvi che finora il mio preferito rimane La profezia dell’Armadillo! Comunque ho letteralmente divorato anche Un polpo alla gola che, complice la storia organica e l’alone di mistero, ho finito in una serata. Ecco, magari con qualche risata in meno del primo, ma pur sempre molto genuino e divertente.

Vedere Calcare bambino ha sortito in me un effetto simile a quando in Friends compaiono i personaggi all’epoca del liceo (e qui forse Zerocalcare rabbrividirebbe, ma per fortuna non leggerà mai la mia recensione)… un misto di tenerezza e curiosità di scoprire com’erano “prima di conoscerli”. Quasi come osservare una fotografia di un fidanzato da piccolo e tentare di ritrovare nei suoi occhi e nella sua espressione qualcosa di noto. E Calcare infatti non ci delude: anche a sei anni è un po’ imbranato e paranoico e fin dall’inizio del libro ci induce a tifare immancabilmente per lui… e immancabilmente ci inteneriamo davanti alla sua goffaggine e alle sue debolezze.

Ho poi apprezzato molto il ritratto dell’ambiente scolastico, in cui ci sono tutti i personaggi della mia (e immagino anche della vostra) infanzia: l’insegnante stronza, il compagno cicciottello, che qui è anche il bullo di turno, gli sfigati, il ricco con la strada spianata, quelli presi di mira da tutti e la ragazzina che è amica dei maschi. Insomma, non manca proprio nessuno e chiunque può certamente riconoscersi in uno o più modelli. Chi ero io? Beh, mi duole dirlo, ma mi sa che ero proprio la Giulia Cometti della storia!

Qualche tempo ho sentito dire che Zerocalcare è un fenomeno generazionale: sono i trentacinque-quarantacinquenni di oggi che colgono fino in fondo la sua grandezza, in quanto riescono a riconoscersi alla perfezione nei suoi richiami costanti al mondo infantile e adolescenziale degli anni ’80 e ’90. In realtà non credo che un venticinquenne o un cinquantenne non possa trovare divertenti e geniali queste strisce, ma è anche vero che in me i riferimenti a He-Man e David Gnomo toccano corde che chi all’epoca non era nato o non era più un bambino forse non potrebbe capire. Qui in particolare ci troviamo a vivere letteralmente una parte della storia nei famigerati anni ’80 e ’90 e con essi ritroviamo i suoi personaggi cinematografici, televisivi e pop della mia generazione. Insomma, è tutto un tripudio di ricordi nostalgici di tempi ormai andati, senza pensieri e senza capelli bianchi in vista.

A domani con Ogni maledetto lunedì su due.

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