CINZIA GHIGLIANO A ENOLIBRÍ – LEI. VIVIAN MAIER
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Cinzia Ghigliano (a destra) presenta Lei. Vivian Maier a Enolibrì |
CHI: Cinzia Ghigliano
COSA: Lei. Vivian Maier (Orecchio Acerbo)
DOVE: Tpo
Ecco svelata la presentazione del libro a cui ho assistito in occasione di Enolibrì – Editori e vignaioli dal gusto indipendente: Lei. Vivian Maier di Cinzia Ghigliano.
L’estate scorsa, a Londra, mi era capitato di vedere una piccola mostra di fotografie di Vivian Maier, in una galleria privata ed ero rimasta affascinata dall’umanità che ne scaturiva. Poi qualche settimana fa ho letto dell’uscita del libro illustrato e non vedevo l’ora di averlo tra le mani.
Bene, presto spero di potervi aggiornare con la scheda e recensione, ma nel frattempo vi racconto della presentazione.
Al mio arrivo al Tpo, purtroppo l’incontro è già iniziato, ma non credo da molto. L’autrice, fumettista e illustratrice, sta raccontando brevemente la vita di Vivian Maier e il ritrovamento dei suoi negativi e rullini da parte di John Maloof… il tutto ha un ché di fiabesco. Questi infatti, nel 2007, per 380 $ acquista a un’asta un box pieno di oggetti di vario genere, appartenuti alla fotografa. Si tratta dei suoi averi, che le sono stati espropriati perché non pagava più l’affitto. Maloof sviluppa alcune delle fotografie e le pubblica su Flickr, dove vengono molto apprezzate. Scopre poi che appartenevano a Vivian, che a partire dagli anni ’50 aveva lavorato come bambinaia presso alcune famiglie di New York, poi Chicago e Los Angeles.
Vivian compra la sua Rolleiflex professionale nel ’51 e con questa immortala la gente di strada nella sua quotidianità. A cavallo tra il ’59 e il ’60 intraprende poi un viaggio di 6 mesi intorno al mondo, sola, su e giù da navi, treni e autobus e scattando molte foto. Visita Filippine, Thailandia, India, Yemen, Egitto, Italia e Francia. Donna, non sposata, indipendente e tata per scelta, per poter essere padrona del proprio tempo libero, da dedicare tutto alla sua grande passione… in un’epoca in cui l’unico sogno possibile per una donna era sposarsi, fare figli e trascorrere le proprie giornate a cucinare, lavare e cucire.
Ma Cinzia Ghigliano racconta anche un’altra bella storia. Lei, affascinata dalla vita della fotografa, da tempo pensava di lavorarci su e, in un periodo senza grossi impegni, decide di dedicarcisi. Scrive e disegna il libro completo e, solo una volta finito, lo spedisce a Orecchio Acerbo. Ma non si avvale della propria esperienza e notorietà in ambito editoriale… invia il lavoro alla casella di posta indicata sul sito, cui solitamente si rivolgono gli autori debuttanti. Attende 8 mesi prima di ricevere una risposta, ma alla fine questa arriva!
Cinzia, dicevo, è fumettista e illustratrice. Come lei stessa racconta, quando legge un libro, immagina di disegnarlo. Tale è la sua abitudine a narrare attraverso le immagini, proprio come Vivian faceva con la fotografia e forse proprio questo unisce le due donne.
Fotografare significa scrivere con la luce, per questo l’autrice ha disegnato a pastello su carta grigia, dove sono proprio i bianchi, cioè la luce, a emergere. Oltre al bianco, nel libro ci sono nero e qualche tocco di bordeaux. C’è anche del giallo, ma si tratta di un effetto della stampa; gli originali erano solo bianchi. Vivian Maier ha fotografato sia in bianco e nero che a colori e, nel secondo caso, le sue inquadrature comprendevano spesso il giallo e il bordeaux, quindi Cinzia li ha scelti per rimanere fedele all’artista.
La dedica illustrata di Cinzia Ghigliano |
Ecco, quando si va alla presentazione di un autore che apprezzi, non si può evitare di acquistargli il libro e di fartelo autografare! Nutro quasi venerazione per ogni singolo autografo di Paolo Nori, ma quando si tratta di un illustratore, il fascino aumenta ancor più, perché questi, davanti ai tuoi occhi, riesce a creare in due e due quattro disegni meravigliosi, che rendono assolutamente unica la tua copia del libro. E quindi ieri la mia miserrima collezione di dediche illustrate è cresciuta! A Liniers ed Emmanuelle Houdart si è aggiunta Cinzia Ghigliano.
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