TRAMA: Il libro narra la storia di Libero Marsell, un ragazzo italo-francese, tra i 12 e i 34 anni, tra Parigi e Milano. Un padre che tutti vorrebbero avere, immensamente dolce e devoto, rappresentane di fiori di Bach, amante di letteratura e di tennis. Una madre di origine romagnola, che fa i cappelletti alla ricotta e scorza di limone, che tradisce il marito con il migliore amico di questi. L’adolescenza, la gioventù e l’età adulta. Amici, fidanzate, incontri e aspirazioni.
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Le mie riflessioni
Nei mesi scorsi mi era capitato spesso di vedere il libro tra le novità in libreria e ogni volta pensavo con sufficienza «Ma che schifezze pubblicano?!». Reazione un po’ alla “lettore rissoso“, lo ammetto. Poi un paio di mesi fa mi è arrivato in dono per il compleanno e così ho letto la quarta di copertina. La presentazione dell’autore mi ispirava e allora ho deciso di provare. Una sera lo metto in borsa, poi la mattina esco di casa, prendo l’autobus come sempre stipato, riesco a farmi largo tra la folla e a raggiungere un posto a sedere che tutti sembrano schifare. Mi siedo e tiro fuori il libro dalla borsa, senza neanche ricordarmi di cosa si tratti. Mi rendo conto di avere fra le mani un culo… NUDO! Non oso guardarmi intorno, immagino gli sguardi rimproveranti delle vecchiette e quelli maliziosi degli uomini. Imbarazzata apro il libro, tentando di nascondere la copertina e comincio a leggere. Alla sesta riga troneggia un bel «pompino» sentenziato dal padre. Peggio che andar di notte. Continuare, sfidando gli sguardi indiscreti o richiudere e mettere in borsa? Opto per la prima.
Autobus a parte, il libro mi ha coinvolta e mi ha trascinata tra le pagine molto più di quanto non immaginassi. Mi aspettavo un Cinquanta sfumature di grigio scritto con i piedi, melenso e dai periodi pacchiani e ridondanti, invece la scrittura di Missiroli è scorrevole e pulita e la storia appassionante. La Parigi anni ’70 mi ha affascinata, la miriade di libri citati mi hanno fatto venir voglia di leggere quelli che ancora non ho letto, gli amici fedeli mi hanno commossa… ma si sente troppo che è solo un libro. Come ho letto da qualche parte, nessuno urla, nessuno litiga, nessuno tira un pugno contro al muro. Anche il dolore è idilliaco e da manuale, anestetizzato con faciloneria a suon di seghe, che sono poi il leit motiv del romanzo. Ok, questo lo si poteva capire anche dal titolo, ma trovo che il sesso sia iper-sopravalutato. Non penso che ci sia niente di male a parlare o scrivere di sesso. Fa parte delle nostre vite e non è di per sé scandaloso. Ho amato Il diario intimo di Sally Mara di Raymond Queneau, dove di sesso se ne parla abbastanza, senza però trovarlo mai sconveniente o volgare. In realtà neanche Missiroli cade nel volgare, semplicemente non vedo come l’amicizia, l’intelletto e il dolore… TUTTO debba essere sempre e soltanto ricondotto al sesso. Anche basta! Per esempio, capisco che Marie, l’amica che l’ha praticamente svezzato dal suo torpore infantile, a 12 anni gli ispirasse mille oscenità, ma dopo 20 anni, adulto, lei comunque molto più grande di lui, dopo avergli fatto da sorella maggiore per tutto questo tempo… è quasi incestuoso che lui stia ancora lì a pensare alle sue tette meravigliose.
Insomma, terminato il libro, mi sono immaginata alla presentazione di un romanzo di Missiroli e mi è venuto in mente che forse non mi piacerebbe troppo stringergli la mano. Non dopo 250 pagine di autoerotismo!
Io ho comprato questo libro la scorsa estate dopo che ero stata ad una presentazione di Missiroli e ti dirò… ti invito ad andarci (poi capirai…) L'ho letto solo un paio di mesi fa e dopo aver letto il tuo post ho riflettuto pensando che in molti aspetti ho trovato le cose che hai scritto azzeccatissime (io pure sto morendo dalla voglia di leggere quel libro di Camus, ma anche tutti gli altri che sono citati nel romanzo, ma mi hanno solo fatto sentire ignorante…), in altre no… Ad esempio: perché il sesso é sopravvalutato?!? E soprattutto perché ridurre le imprese di vita di Libero ad una ricerca di liberalizzazione sessuale che pura fa da sottofondo a tutto il libro… Credo che sia perché ha messo un pompino nel primo capitolo che io sono poi finita a leggerlo tutto d'un fiato. Probabilmente era quello che voleva l'autore potresti commentare tu, ma che male c'è ad azzeccare una pubblicazione? Io ci ho trovato dentro anche tanta femminilità e questo credo sia il pregio maggiore di questo libro. Oltre ovviamente ad una serie di citazioni bibliografiche che terrò presente per i miei futuri acquisti!
Mh non lo so…. non mi convince. Non mi convince Missiroli, con tutti questi bei titoli snocciolati in qua e in là che, come dici, ti fanno sentire un po' ignorante perché non li hai ancora letti… ma lui li avrà letti? E se anche fosse… io potrei averne letti altri e comunque mica mi deve far vedere quanto è intelligente… Non mi convince Libero, con la sua scoperta della sessualità che, sì, è vera e umana…. ma io la trovo troppo fine a se stessa, senza una vera ragione d'essere a livello letterario, se non quella di accalappiare il lettore. Boh… comunque evidentemente sono io che sono iper-critica, perché in giro leggo solo delle recensioni positive! 🙂
Io ho comprato questo libro la scorsa estate dopo che ero stata ad una presentazione di Missiroli e ti dirò… ti invito ad andarci (poi capirai…)
L'ho letto solo un paio di mesi fa e dopo aver letto il tuo post ho riflettuto pensando che in molti aspetti ho trovato le cose che hai scritto azzeccatissime (io pure sto morendo dalla voglia di leggere quel libro di Camus, ma anche tutti gli altri che sono citati nel romanzo, ma mi hanno solo fatto sentire ignorante…), in altre no… Ad esempio: perché il sesso é sopravvalutato?!? E soprattutto perché ridurre le imprese di vita di Libero ad una ricerca di liberalizzazione sessuale che pura fa da sottofondo a tutto il libro… Credo che sia perché ha messo un pompino nel primo capitolo che io sono poi finita a leggerlo tutto d'un fiato. Probabilmente era quello che voleva l'autore potresti commentare tu, ma che male c'è ad azzeccare una pubblicazione? Io ci ho trovato dentro anche tanta femminilità e questo credo sia il pregio maggiore di questo libro. Oltre ovviamente ad una serie di citazioni bibliografiche che terrò presente per i miei futuri acquisti!
Mh non lo so…. non mi convince. Non mi convince Missiroli, con tutti questi bei titoli snocciolati in qua e in là che, come dici, ti fanno sentire un po' ignorante perché non li hai ancora letti… ma lui li avrà letti? E se anche fosse… io potrei averne letti altri e comunque mica mi deve far vedere quanto è intelligente…
Non mi convince Libero, con la sua scoperta della sessualità che, sì, è vera e umana…. ma io la trovo troppo fine a se stessa, senza una vera ragione d'essere a livello letterario, se non quella di accalappiare il lettore. Boh… comunque evidentemente sono io che sono iper-critica, perché in giro leggo solo delle recensioni positive! 🙂